Gli accalappia-anime

In certe parti dell'Africa occidentale gli stregoni passano tutto il loro tempo a mettere delle trappole per acchiappar le anime che vanno errando durante il sonno, lontano dal corpo; quando ne hanno presa una la legano sopra al fuoco e, mentre si raggrinza al caldo, il possessore si ammala. Questo non si fa per nessun rancore verso il paziente, ma semplicemente per ragione di affari. Allo stregone non importa affatto a chi appartenga l'anima che ha catturato, ed è pronto a restituirla se vien pagato. Certi stregoni tengono dei veri asili per le anime perse, e chiunque abbia persa o traviata la sua, ne può sempre comprare un'altra all'asilo a prezzi fissi. Le persone che tengono di questi asili privati o che metton le trappole per le anime vaganti non hanno affatto per questo una cattiva reputazione; è la loro professione, e nell'esercitarla non sono animati da nessun sentimento malevolo o sconveniente. Ma ci son dei birbanti che per puro dispetto o per lucro mettono e adescan trappole col deliberato pròposito di accalappiar l'anima di un determinato individuo; e nel fondo del vaso nascosto dall'esca ci son dei coltelli e degli uncini aguzzi con cui feriscono e squarciano la povera anima, o l'uccidono addirittura o la conciano in tal modo da mettere in pericolo la salute del suo possessore, se ella riesca a fuggire e a ritornare da lui. Miss Kingsley conobbe un Kruman che era in grandi ansie circa la propria anima perché da molte notti aveva sentito in sogno l'odore appetitoso dei gamberi affumicati conditi con pepe rosso. Evidentemente qualche malevolo aveva messo una trappola con questa leccornia per la sua anima volendo fargli qualche grave danno materiale o meglio spirituale, e per le notti seguenti si dava gran pena per impedire all'anima di andar errando nel sogno. Nel caldo soffocante della notte tropicale giaceva sudando e sbuffando sotto una coperta di lana con il naso e la bocca tappati da un fazzoletto per impedire alla sua preziosa anima di scapparsene via. Nelle Hawai c'erano degli stregoni che accalappiavano le anime delle persone viventi, le imbottigliavano dentro delle zucche e le davan da mangiare alla gente. Strizzando un'anima con le mani scoprivano il posto dove qualcuno era stato sepolto segretamente.


James FrazerIl ramo d'oro, Bollati Boringhieri, pp. 228-229

Commenti

  1. In questo brano si può notare una delle caratteristiche dello stile di Frazer: l'ironia. Molti degli esempi citati da Frazer nel corso del suo racconto sono riferiti in tono ironico. Cosa che oggi verrebbe considerata non scientifica da qualunque antropologo, ma che è la conseguenza dell'atteggiamento di chi si pone su un piano di superiorità nei confronti delle culture altre.

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