James Frazer, Il ramo d'oro [recensione]

Questo monumentale studio è in realtà la condensazione di un'opera che si estende per ben 13 volumi nella sua editio maior. Frazer ne fece una versione breve (si fa per dire!) nel 1922 tagliando parecchio ed omettendo completamente le note e i riferimenti bibliografici degli exempla citati. Ne risulta comunque un testo ancora pletorico in cui si viene sommersi da riferimenti presi da fonti eterogenee e della cui validità non si può essere del tutto sicuri. Il fil rouge che lega insieme questo vasto lavoro è una usanza religiosa riferita da fonti antiche su un rito misterioso che si svolgeva presso il lago di Nemi. Si tratta più che altro di un pretesto per iniziare un lungo viaggio attraverso le pratiche magiche, le credenze, i miti e i riti di una svariatissima serie di popoli, soprattutto primitivi, ma anche appartenenti alle civiltà antiche e moderne, spesso messi a confronto. La lente attraverso cui Frazer osserva è quella della scuola evoluzionistica, la quale era basata sulla convinzione che l'umanità seguisse uno schema di sviluppo culturale ovunque identico. Di qui l'atteggiamento tipicamente etnocentrico di questa scuola. Siamo ancora ben lontani dal relativismo di molte correnti moderne. E questo atteggiamento di superiorità dell'uomo occidentale lo si nota spesso anche nel tono ironico con cui vengono presentati molti exempla tratti dai popoli primitivi o dalle civiltà meno progredite della nostra.

L'opera di Frazer, per quanto superata per impostazione, per tesi sostenute e per l'attendibilità delle fonti, rimane comunque un classico citatissimo nei lavori degli etno-antropologi, non fosse altro che per prenderne le distanze. Naturalmente in questi casi viene sempre citata non questa ma l'editio maior, che non è stata tradotta in italiano. L'influenza culturale esercitata da questo libro è stata a dir poco enorme nel corso del Novecento, e non si è ristretta al solo ambito degli studi antropologico-religiosi ma ha invaso ogni settore della cultura (per la storia dell'influenza culturale di questo testo vedere: Fabio Dei, La discesa agli inferi. James G. Frazer e la cultura del Novecento, Argo, 1998, 978-8882340964)

Per le schede delle citazioni ho usato l'edizione Bollati Boringhieri del 2013, ISBN- 9788833922898, tradotta da Lauro de Bosis.

Roberto B.

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