La differenza tra il pensiero speculativo occidentale e quello orientale

[...] anche se si presume (giacché prove in proposito non ne esistono) la derivazione orientale di qualche dottrina della Grecia antica, ciò non implica anche l'origine orientale della filosofia greca in blocco. Anzi, l'originalità del filosofare ellenico emerge proprio in antitesi alla cultura dell'Oriente. Infatti la sapienza orientale è di tipo religioso e tradizionalistico, poiché da un lato è privilegio e patrimonio di una casta sacerdotale e dall'altro lato è ancorata ad una tradizione ritenuta sacra ed immodificabile. Invece la sapienza greca si presenta, in quanto filosofia, come una ricerca razionale che nasce da un atto fondamentale di libertà di fronte alla tradizione, al costume e ad ogni credenza accettata come tale. Ogni uomo, secondo i Greci, può filosofare, in quanto l'uomo è «animale ragionevole», e la sua ragionevolezza significa la possibilità di cercare in modo autonomo la verità (ovviamente qui si parla di individui «liberi», poiché agli schiavi la società antica non riconosce la dignità di persone). Le parole con cui si inizia la Metafisica di Aristotele «Tutti gli uomini tendono per natura al sapere» esprimono bene questo concetto, giacché «tendono» vuol dire che non solo lo desiderano, ma possono conseguirlo. Inoltre - e questo è il punto decisivo - mentre il sapere orientale preellenico è immerso in un'atmosfera religiosa ed è intriso di rappresentazioni fantastiche e mitiche, il filosofare greco tende sin dall'inizio a strutturarsi come un'indagine razionale, che si fonda unicamente sulla forza del pensiero e in questo riconosce la sua unica guida (si è detto «tende» perché il trapasso dal mito al pensiero speculativo non si attua, ovviamente, tutto d'un tratto e il mito continua talora a far sentire il suo peso). Tant'è vero che il termine polemico della filosofia è abitualmente l'opinione corrente, la tradizione e la religione, al di là delle quali essa cerca di procedere; e anche quando perviene ad una conferma della tradizione, quest'ultima deriva il suo valore unicamente dalla forza razionale del discorso filosofico. In questo senso, ossia come libera indagine critica e razionale, la filosofia appare veramente come un prodotto, anzi come il grande parto, del genio ellenico.


Nicola Abbagnano - Giovanni Fornero, Filosofi e filosofie nella storia. Volume primo. Pensiero antico e medievale, Paravia, 1986, pp. 14-15.

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