La coazione a ripetere

Ci sono individui che sembrano preseguitati da un destino particolarmente crudele, e che ad esempio sono o nella loro vita amorosa, o nelle loro relazioni sociali di amicizia, o negli affari, condannati per tutta la vita ad insuccessi, che si susseguono l'un l'altro talora in una forma comicamente stereotipata. Spesse volte mancano del tutto elementi obbiettivi i quali spieghino questi fatti, ed è necessario considerarli dovuti a fattori soggettivi agenti nelle persone stesse che son vittime di queste situazioni.

Sono loro cioè che, ad esempio, si legano sistematicamente di affetto e di amicizia, con individui particolarmente idonei a deludere un tale affetto e una tale amicizia, o che sono irresistibilmente attratti da imprese destinate all'insuccesso, o che trovano modo di perdere regolarmente l'impiego o comunque la loro posizione. Né le esperienze acquisite servono a modificare il loro comportamento, che esso tende a ripetersi identicamente, malgrado le delusioni sofferte.

La indagine psicoanalitica riesce a determinare, alla base di queste situazioni inconsciamente perpetuate dai soggetti stessi, qualche episodio infantile doloroso che ne costituisce come il modello originario: la delusione sofferta per il complesso edipico, che il soggetto torna sistematicamente a procurarsi con ogni donna quando è adulto; i rimproveri e le accuse di incapacità e di poca destrezza, subíti dal padre, e che il soggetto si fa sistematicamente ripetere dal superiore; e così via dicendo.

Anche a prescindere dalle ricerche psicoanalitiche, le indagini psicologiche condotte sopra i fattori e i meccanismi psichici attivi in quelle situazioni particolari che si indicano come infortuni, e in cui ciascuno può incorrere, sia recando danno a sé, sia danneggiando altri hanno messo in luce un fatto estremamente strano: esiste una predisposizione all'infortunio o, come si può dire, un'attitudine all'infortunio, al modo stesso come esiste una predisposizione al delitto, ossia una attitudine al delitto.

[...]

Anche alla base della cosiddetta attitudine all'infortunio o al delitto, starebbe dunque una fondamentale tendenza a rinnovare particolari situazioni passate, e cioè quella che Freud chiama la coazione a ripetere.

Questa coazione a ripetere agisce dunque indipendentemente dal principio del piacere. La ripetizione è compiuta anche se è dolorosa e reca danno.


Cesare L. Musatti, Trattato di psicoanalisi, Boringhieri, 1974 (ed. or. 1949), vol. II, pp. 244-248 [Ho tralasciato tutte le note].

Commenti