Psicosomatica e nevrosi: lo strano caso delle mestruazioni vicarianti

Ho visto molti casi di così detta mestruazione vicariante, nei quali l'emorragia sopravveniva ogni mese oppure a intervalli irregolari, ma senza mai interessare i genitali; spesso essa si verificava in regioni quanto mai lontane dai genitali (naso, bocca, ecc.) e la scelta dell'organo vicariante era  di solito determinata da cause psicologiche. Uno dei più strani casi che abbia visto è stato quello di una paziente che all'età di 22 anni fu sottoposta al trattamento psicoanalitico; da sette anni era amenorroica. A 15 anni aveva avuto una mestruazione normale; successivamente, a intervalli irregolari, aveva avuto versamenti ematici sottocutanei in corrispondenza del lobo di un orecchio, i quali provocavano sempre nella paziente violentissime reazioni di tipo ansioso-ipocondriaco. Ogni volta credeva di avere un cancro e di dover morire. Fu fatta diagnosi di mestruazione vicariante, ma tutti gli sforzi dei ginecologi per ristabilire il normale ciclo mestruale fallirono; dopo un certo periodo le emorragie in corrispondenza dell'orecchio cessarono, ma per molti anni le mestruazioni non comparvero.

Durante la terapia psicoanalitica, la paziente manifestò fantasie nelle quali veniva tolto alla vagina ogni ruolo funzionale, e tutto ciò che aveva relazione con la femminilità veniva dalla ragazza localizzato nella schiena. A intervalli più o meno regolari essa si lagnava di dolori nel dorso, e dall'analisi risultò chiaramente che tali dolori avevano un'origine psicogena. Un giorno la malata ricevette un telegramma con la notizia che una sua sorella aveva partorito; il giorno seguente accusò terribili dolori alla schiena e mi disse che sentiva di avere lì una massa. La mandai da un ginecologo, che ritenne opportuno intervenire chirurgicamente. Più tardi egli mi informò di aver trovato un reperto, che in tutta la sua carriera non aveva mai osservato: la biopsia mostrò che vi erano numerose cisti ematiche nei tessuti paravertebrali e la consistenza del sangue rivelò che esse erano di vecchia e di nuova formazione. Si trattava, senza dubbio, di mestruazioni vicarianti che, uniformandosi alle fantasie della paziente, anziché nella sfera genitale, si erano localizzate nel dorso; tuttavia è anche possibile che, come sempre accade nella genesi di un sintomo psicosomatico, certi fattori fisiologici abbiano stimolato e influenzato l'attività immaginativa del soggetto.

Nella nostra paziente i componenti psicologici del sintomo, rappresentato dal versamento al lobo dell'orecchio, si poterono facilmente appurare, ma il processo organico rimase oscuro e ipotetico. Fin dalla sua prima infanzia la paziente apparteneva a quei soggetti che usano l'orecchio come «diversivo», e nella sua lotta contro la tendenza masturbatoria si serviva dell'artifizio di «tirarsi» l'orecchio.

[Testimonianza da collegare ad altri "casi strani" di influenza della psiche su fenomeni fisiologici, come il dermografismo riscontrato da Janet nei pazienti affetti da deliri religiosi, le stimmate, ecc.]


Helene Deutsch, Psicologia della donna nell'adolescenza, Edizioni Scientifiche Einaudi, 1957 (ed. or. americana 1945), pp. 161-162.

Commenti