La teoria del mito come modello archetipico non è originaria di Eliade ma di Kerényi

I frammenti teorici [delle ultime cento pagine del Trattato di storia delle religioni di M. Eliade] rimandano senza dirlo a una teoria del mito come modello archetipale, che non è di Eliade, ma di Kerényi, o perlomeno è largamente debitrice nei confronti di alcuni concetti-guida messi a punto dal poco popolare mitologo ungherese: in particolare le nozioni complementari di Gründung e Begründung, come aveva notato già nel 1953 Ernesto de Martino. Scrive infatti il Kerényi in un famoso saggio del 1941 (che Eliade nel Trattato cita appena di sfuggita):

A giusta ragione si è parlato della «vita per citazioni» dell'uomo dell'età mitologica e a giusta ragione si è cercata di rendere chiara questa idea a mezzo di immagini di cui non si potrebbe trovare nulla di meglio. Prima di agire, l'uomo antico avrebbe fatto sempre un passo indietro, alla maniera del torero che si prepara al colpo mortale. Egli avrebbe cercato nel passato un modello in cui immergersi come in una campana di palombaro, per affrontare così, protetto e in pari tempo trasfigurato, il problema del presente.1

Ed ecco quanto scrive, tra il 1945 e il 1947, Eliade:

Nel particolare suo comportamento cosciente il «primitivo», l'uomo arcaico, non conosce atto che non sia posto e vissuto anteriormente da un altro, da un altro che non era un uomo. Ciò che egli fa, è già stato fatto; la sua vita è la ripetizione ininterrotta da gesti inaugurati da altri. Questa ripetizione cosciente di gesti paradigmatici determinati tradisce un'ontologia originale.2

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1. Il saggio è Origine e fondazione della mitologia e fu pubblicato come introduzione a C. G. Jung e K. Kerényi, Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, Einaudi, torino 1948 (ed. or. 1942). La citazione è a p. 18.
2. M. Eliade, Il mito dell'eterno ritorno, Borla, Bologna, 1968, p. 17 (ed. or. 1949).


Pietro Angelini, L'uomo sul tetto. Mircea Eliade e la «storia delle religioni», Bollati Boringhieri, 2001, pp. 45-46. [ho omesso una nota]

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