Alcune antiche usanze slave: doppia sepoltura e "snochačestvo"
Un'usanza riscontrabile in tutta l'area slava e ignota invece agli Indoeuropei è la doppia sepoltura. Dopo tre, cinque o sette anni, si dissotterrano le ossa, le si lava e quindi le si avvolge in un panno (ubrus), che viene poi portato in casa e collocato provvisoriamente nell'«angolo sacro», dove sono appese le icòne: il valore magico-religioso di questo panno è dovuto al contatto col cranio e con le ossa dei morti. Originariamente, nell'«angolo sacro» venivano deposte parte delle ossa esumate; questa usanza, estremamente arcaica (se ne trovano esempi in Africa e in Asia), è diffusa anche presso i Finni.
Un'altra istituzione slava ignota agli Indoeuropei è lo snochačestvo, cioè il diritto del suocero di giacere con le promesse spose dei suoi figli puberi e con le sue nuore quando i loro mariti si assentavano per lungo tempo. Otto Schrader aveva paragonato lo snochačestvo alla pratica indoeuropea dell'adiutor matrimonii, ma, presso gli Indoeuropei, il passaggio temporaneo dei diritti sulla figlia o la sposa era una facoltà del padre o dello sposo, i quali esercitavano in questo modo la propria autorità paterna o maritale: in ogni caso, questo passaggio non veniva compiuto senza che il marito ne fosse a conoscenza, né contro il suo volere.
Mircea Eliade, Storia delle credenze e delle idee religiose. 3. Da Maometto all'età delle Riforme, Sansoni, 1990, p. 44. Ho omesso le note.
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